Strumenti per digitalizzazione e cloud computing

Di digitalizzazione (o digital transformation) sentiamo parlare continuamente: è l’insieme di tutti cambiamenti nell’applicazione di tecnologie digitali che possono avvenire all’interno di un’azienda.
Di Agile, invece, sentiamo parlare un po’ meno: è una “forma mentis” applicata all’imprenditoria e al problem solving che preferisce un approccio adattivo rispetto a quello predittivo.
L’Agile è un approccio adattivo che si rivela estremamente utile per le aziende che operano in una condizione di incertezza, e che hanno quindi la necessità di rendere fluidi e adattabili i processi aziendali.
Tra i requisiti fondamentali del metodo Agile c’è la scalabilità: perchè essere adattivi, e quindi applicare l’Agile, significa potersi ri-organizzare in tempi rapidi, in base ai cambiamenti del mercato.
Ovviamente, ci sono “risorse” che non possono scalabili, come le persone che compongono l’azienda o gli edifici che la ospitano. È perciò necessario che almeno gli strumenti (soprattutto gli strumenti digitali) non diventino un “collo di bottiglia”, impedendo all’azienda di raggiungere i propri obiettivi in termini di business, ottimizzazione delle risorse e adattabilità.ù
Senza scalabilità non c’è Agile
Ecco quindi che la digitalizzazione Agile deve appoggiarsi a software che siano scalabili: devono poter accedere risorse fisiche (memoria, disco, rete, ecc…) potenzialmente infinite, attivandole e disattivandole istantaneamente in base alla necessità.
In questo scenario, il Cloud Computing si configura come una tecnologia imprescindibile. Da quando esiste la virtualizzazione, i server che gestiscono i servizi digitali di persone e aziende sono disaccoppiati dall’hardware, permettendo ai software di accedere in modo più dinamico alle risorse.
Non solo: la virtualizzazione consente alle aziende di sfruttare server farm virtuali gestite da terzi, e quindi non installate in azienda.
I concetti di hardware gestito e virtualizzazione sono stati inglobati nel termine “cloud”, il quale è diventato una buzzword usata per indicare tutti gli strumenti digitali che non sono fisicamente presenti nella sede aziendale.
Cloud computing per customer service
Proviamo a calare il tutto in un esempio pratico.
Pensiamo al customer service di un’azienda manifatturiera – oggi una delle business unit aziendali che lavora in contesto di maggiore incertezza.
Cosa dovremmo aspettarci da un customer service di questa tipologia?
- Deve gestire tutte le richieste dei clienti che hanno delle difficoltà ad utilizzare i prodotti dell’azienda, fornendo soluzioni in tempi rapidi.
- Deve essere attivo H24: è impossibile sapere quando una persona userà il nostro prodotto o se avrà o meno delle difficoltà.
- Le richieste devono pervenire al service mediante le modalitàpiù comode e congeniali per il cliente.
Di conseguenza, gli strumenti digitali dedicati al customer service devono permettere di gestire una quantità di lavoro e una disponibilità temporale variabili, nel contesto di un’evoluzione tecnologica continua.
Quindi, ecco tre ottime ragioni che rendono il cloud una scelta oggi imprescindibile per ogni azienda che stia affrontando il processo di digitalizzazione.
- Le risorse fisiche del cloud sono sostanzialmente infinitee possono rispondere a QUALUNQUE necessità di una PMI.
- Le risorse cloud sono SEMPRE disponibili: non ci sono problemi legati alla manutenzione, e l’hardware è progettato per funzionare anche in caso di disastro ambientale!
- Il cloud rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia ed evolve con una rapidità sempre maggiore.
Ecco quindi che torniamo all’approccio Agile: tutti i reparti della tua azienda che sono soggetti a un forte cambiamento devono essere il più adattivi e agili possibili. E gli strumenti digitali più agili sul mercato sono Cloud.
Riconoscere i giusti strumenti digitali
Come facciamo a capire se stiamo usando strumenti digitali scalabili e cloud-based?
Ecco alcuni semplici consigli:
- Valutiamo il prezzo, che deve essere sempre direttamente proporzionale a un determinato parametro (utenti, numero di chiamate ricevute, numero di device collegati, ecc…).
- Attenzione ai limiti: il software non deve avere un limite di espansione, altrimenti significa che non è in grado di scalare.
- Accessibilità: il software deve essere immediatamente accessibile, possibilmente tramite il web.
- Analizziamo il provider: esistono pochi “pure cloud”, perciò si può capire se è usato un provider più “classico”.